Trasformatore da non confondere con Alimentatore che sono due cose ben diverse.
Ora vediamo che cosa è un trasformatore:
E’ composto da un blocco di ferro formato da tanti sottili lamierini, attorno ai quali vengono avvolte delle spire di rame smaltato. Quando viene alimentato l’avvolgimento di sinistra (primario) con la corrente di casa (AC) di 220 Volt a corrente alternata con una frequenza di 50 Hz., (Per 50 Hz si intende che compie cinquanta oscillazioni complete in un secondo) trasforma i lamierini in una elettrocalamita (nucleo ferromagnetico) questa induce una tensione nell’avvolgimento di destra (secondario) che mantiene sempre la caratteristica alternata a 50 Hz.
Invece per quanto riguarda la tensione dipende dal rapporto di spire tra il primario (quello di sinistra) e il secondario (quello di destra). Come esempio, se il primario avesse 220 spire e 1000 il secondario: la tensione sarebbe di 1000 Volt. Questo avviene grazie al campo magnetico generato e trasformato in tensione. Anche se bisogna tenere conto della corrente che diminuisce, in quanto la Potenza in ingresso deve essere uguale a quella in uscita (P=V*I). Quindi se dovessimo aver bisogno di alimentare dei circuiti a 12 Volt avremo un primario con 220 spire e un secondario con 12, ma questa tensione sarà alternata che oscillerà da + 12 a – 12 cinquanta volte al secondo, invece per alimentare i circuiti elettronici necessita di corrente continua e dovremo aggiungere un raddrizzatore e il tutto sarà chiamato Alimentatore.