NOCT e IEC

Le condizioni standard IEC prevedono la temperatura della cella fotovoltaica pari a 25°C, irraggiamento di 1000 W/m² e velocità del vento di 1 m/s. Anche se le condizioni reali di funzionamento degli impianti fotovoltaici si discostano spesso da questi valori variandone le prestazioni.

La sigla NOCT è l’acronimo di Nominal Operating Cell Temperature (Temperatura nominale di lavoro di una cella fotovoltaica).

Per definizione, il NOCT è la temperatura media di equilibrio di una cella all’interno di un modulo posto in particolari condizioni ambientali che ha un irraggiamento di 800 W/m², una temperatura ambientale di 20 °C, una velocità del vento 1 m/s, e funzionamento a vuoto.

Il NOCT si riferisce a un impianto fotovoltaico elettricamente a circuito aperto e installato su un telaio in modo tale che a mezzogiorno solare i raggi incidano normalmente sulla superficie esposta così come disposto dalla guida CEI EN 60904-3.

Il NOCT fotovoltaico, cioè la temperatura nominale di lavoro della cella, è un parametro fornito dal costruttore che di solito si aggira intorno ai 40 – 50 °C ma che può spingersi fino ai 60 °C nel caso di moduli fotovoltaico con vetrocamera.

Per una resa migliore dell’impianto fotovoltaico, la temperatura ideale è intorno ai 25 °C, infatti temperature superiori possono causare una riduzione del rendimento dell’impianto dettata dal surriscaldamento dei moduli fotovoltaici.

Secondo le analisi in materia, le classiche celle fotovoltaiche al silicio che compongono i moduli, possono subire un calo di efficienza di circa 0,5% per ogni °C supplementare.

In altre parole, tutti gli impianti fotovoltaici diminuiscono il rendimento all’aumentare della temperatura di funzionamento. E’ per questo motivo che bisogna prestare attenzione alla scheda tecnica fornita dal produttore e osservare il coefficiente di temperatura attraverso il quale si potrà capire la perdita di rendimento per ogni grado in più di temperatura.

Per i moduli di vecchia generazione, il coefficiente di temperatura è di circa lo 0,50%, vale a dire che per ogni °C in più si ha una perdita di resa dello 0,50% per ogni singolo modulo fotovoltaico. Negli impianti fotovoltaici migliori, questo valore può essere inferiore allo 0,25% per grado centigrado.

Il concetto di NOCT fotovoltaico ci fa capire anche perché un impianto fotovoltaico installato al Nord Italia non può avere la stessa resa di una centrale solare fotovoltaica posta in Africa. Perché le celle fotovoltaiche in Africa superano i 35 °C così da portare a un calo di rendimento molto importante a causa del riscaldamento eccessivo dei pannelli fotovoltaici, mentre l’impianto fotovoltaico al Nord Italia, dove il clima è più rigido, può contare su temperature medie non superiori a 25 °C.