Quello in figura è uno schema elementare di un collegamento telefonico. Un microfono e un ricevitore sono messi in serie con una batteria di alimentazione, e collegati tra loro con un doppino telefonico.
MICROTELEFONO (CORNETTA)
MICROFONO
Il microfono è in grado di convertire le onde sonore in un segnale elettrico che varia con l’andamento corrispondente alle caratteristiche del suono rilevato.
Quello a carbone è formato da una membrana che entra in vibrazione quando è sollecitata dalle onde sonore, le quali determinano una variazione di resistenza elettrica dei granuli di carbone: che sono inseriti all’interno di una capsula metallica. Il tutto è alimentato con tensione continua.
RICEVITORE (Altoparlante)
Il ricevitore (altoparlante)svolge l’azione contraria e trasforma le onde elettriche in un segnale fonico.
APPARECCHIO TELEFONICO (BCA)
Quello in figura due è uno schema semplificato di un apparecchio telefonico BCA (Fig.1) collegato, attraverso un doppino telefonico, alla centrale urbana.
(Fig.1)
Il microfono e il ricevitore non sono più collegati semplicemente in serie ma interagiscono tramite un complesso d’induttanze e resistenze che costituiscono il cosiddetto circuito antilocale. Esso fa in modo che il ricevitore sia modulato dalle correnti provenienti dal microfono lontano e non da quelle innescate dal microfono locale.
Figura 2
Nello schema l’apparecchio è a riposo (microtelefono appoggiato) e l’interruttore è aperto: in questo caso non è alimentato dalla tensione proveniente, attraverso il doppino telefonico, dalla centrale (48 Volt o 60 Volt). Quando si sgancia il microtelefono, il circuito si chiude e circola corrente continua. L’intensità dipende dalla resistenza del doppino, e può variare dai 20 fino a 60 mA.
Lo schema si riferisce a vecchi BCA ma il principio vale anche per quelli più evoluti. Un discorso a parte va fatto per i Cordless che sono alimentati a parte in quanto non bastano i 20 mA provenienti dalla centrale per alimentare la stazione base.