Le prime centrali erano a commutazione manuale e necessitavano di un operatore che mettesse in comunicazione due utenti tra loro.
Le linee telefoniche terminavano su dei tavoli di commutazione dove ogni utente era associato a una presa a jack.
Foto presa dal sito Isolamena
L’utente era provvisto di un apparecchio telefonico detto a “batteria locale” in quanto funzionava grazie a una batteria contenuta in una cassetta. Per effettuare una chiamata occorreva girare la manovella che faceva partire l’avviso di chiamata al centralino e alla risposta della centralinista si chiedeva il numero o il nome di chi si voleva chiamare. La centralinista inseriva il jack corrispondente alla linea del chiamante nella presa dove era collegata la linea telefonica del chiamato.
Foto da: lombardia beni culturali
All’inizio del Novecento si semplificò l’apparecchio telefonico, e fu dotato di una sola cassetta grazie all’installazione di un’unica “batteria centrale” ubicata nella centrale telefonica, che consentiva l’alimentazione del microfono e l’eliminazione del generatore a manovella. (vedi telefonia)